Bruno Gambone, Oggetto, 1965, acrylic on grooved board 80x130 cm, galleria Il Ponte, Firenze
Bruno Gambone, Oggetto, 1970, shaped canvas 32,5x32,5x10 cm, galleria Il Ponte, Firenze
Bruno Gambone, Oggetto, 1970, shaped canvas 4 elements, galleria Il Ponte, Firenze
Bruno Gambone, Oggetto, 1970, shaped canvas 70x70x4 cm, galleria Il Ponte, Firenze
Bruno Gambone, Ara, 1970, installation, shaped canvas, Salone Annunciata, Milano
Bruno Gambone, Oggetto, 1970, shaped canvas 60x60x12 cm, galleria Il Ponte, Firenze
Bruno Gambone, Oggetto, 1970, shaped canvas 100x100x20 cm, galleria Il Ponte, Firenze
Bruno Gambone, Senza titolo, 1972, shaped canvas, 40x40 cm, galleria Il Ponte, Firenze
Bruno Gambone, Senza titolo, 1973, shaped canvas, 100x100 cm, galleria Il Ponte, Firenze
BRUNO GAMBONE Mostra 2014
Close up 2007
Catalogo

Bruno Gambone nasce a Vietri sul Mare (Salerno) nel 1936. Fin da ragazzo, agli inizi degli anni cinquanta, si dedica alla ceramica facendo esperienza nello studio fiorentino del padre Guido, uno dei grandi ceramisti italiani del XX secolo. Ad una successiva collaborazione nella manifattura di Andrea d’Arienzo (1958) si accompagna la sperimentazione di interventi su stoffe e la pittura su tela, esperienze queste che l’artista porta avanti in parallelo, tanto da presentare la sua prima personale di pittura alla galleria La Strozzina in Palazzo Strozzi a Firenze alla fine degli Anni Cinquanta.
Nei primi anni sessanta si stabilisce a New York dove frequenta Rauschenberg, Nevelson, Stella, Lichtenstein, Warhol.  Oltre che di pittura e scultura si occupa di teatro e cinema.
In questo decennio il suo lavoro viene presentato in personali e collettive tanto in Italia (tra le altre, Galleria Il Chiodo, Palermo, 1966; Galleria del Cenobio, Milano; Mostra internazionale dei giovani, Milano, Torino, 1967; Oggi, Salone Annunciata, Milano, 1968) quanto all’estero (Henry Gallery, Washington, 1964; Galleria Bonino, Rio de Janeiro, 1967; 30 artisti europei, Galleria M, Bochum, 1969).
La sperimentazione di materiali, forme, colori e decorazioni sempre più presente nella sua opera dalla fine degli anni sessanta arricchisce le esperienze fatte proprie negli anni cinquanta. La “geometria della forma” che risentiva dell’eredità classica presente nella ceramica del padre, viene sostituita da una “geometria percettiva”, immateriale, e l'”idea” diventa punto focale del suo lavoro.
Nel 1968 torna in Italia e si trasferisce a Milano, città d’elezione dell’arte contemporanea, dove conosce e frequenta gli artisti Castellani, Fontana, Scheggi, Bonalumi, Colombo.
L’anno seguente, venendo a mancare il padre, Gambone ritorna a Firenze dedicandosi quasi esclusivamente alla ceramica, con un’attività espositiva che lo vede impegnato per un ventennio in un susseguirsi di mostre e partecipazioni a fiere nazionali (Concorso Internazionale della Ceramica, Faenza, 1971 – ’72, ’74, ’77 – Biennale di Venezia, 1972; XV Triennale di Milano, 1973; Concorso della Ceramica Mediterranea, Grottaglie, 1979, Gallery, Bologna, 1985; Galleria Piaser, Torino, 1987; Galleria My Home, Albenga, 1988; Galleria L’Angololungo, Roma, 1990; Arte Fiera, Bologna, 1991; Galleria Fallani Best, Firenze 1996) ed internazionali (Fiera di Monaco, 1974; Galleria Silverberg, Malmoe, 1975; Art Muddy, Tokyo, 1979; Museum Modern Art, New York, 1982; Festival del design italiano, Houston, 1983; III International Ceramic Festival, Mino, Giappone, 1992).
L’artista non manca al contempo di fare degli sconfinamenti, soprattutto negli anni settanta e ottanta, in altri campi: nel vetro con alcune collaborazioni con le cristallerie di Colle Val D’Elsa e successivamente con i laboratori veneziani, creando oggetti d’arredo tra cui tavoli e lampade, e nell’oreficeria, disegnando gioielli ispirati ad animali fantastici, quegli stessi che popolavano le sue ceramiche.
Bruno Gambone fa parte del Consiglio Nazionale della Ceramica ed è Membro dell’Accademia di Ginevra. Da un decennio è direttore artistico del Premio Nazionale della Ceramica di Vietri sul Mare e tra le sue recenti esposizioni si annoverano Donne Madonne e Sirene (Salerno, 2001), Corno d’Autore (Napoli, 2001), Terra e Fuoco (Bruxelles, 2003), Metamorfosi di terra (Torino, 2007), Sculture (Galleria Il Ponte, Firenze, 2007). Dal 2016 per le opere in ceramica avvia una collaborazione con la Galleria Rossella Colombari di Milano.
Nel 2014 la galleria Il Ponte organizza la mostra Oggetti 1965-1970, accompagnata dal catalogo con un testo di Martin Holman e un’intervista al maestro sui suoi anni newyorkesi di Carolina Orlandini, che segna la riscoperta dei suoi dipinti su tele sagomate. A questa seguono nel 2016 La valenza architettonica della pittura nello spazio espositivo della casa d’aste Piasa a Parigi, nel 2017 Bruno Gambone & Herman Miller alla galleria Frank Landau a Francoforte. Nel 2018 le sue opere sono presentate a Londra dalla 18 Davies Street Gallery e nello stesso anno a Vienna in una mostra in Kunstraum Baumgasse, 42/7 curata da Amir Shariat. Nel 2020 la galleria Il Ponte all’Arte Fiera di Bologna, gli dedica lo stand insieme a Giulia Napoleone con una mostra tematica sul bianco/nero. Nello stesso anno la galleria propone i suoi dipinti nella mostra online su Artsy Bruno Gambone. Shaped canvases 1970-1974.