Giulia Napoleone, Nero di China, galleria Il Ponte, Firenze_1
Giulia Napoleone, Nero di China, galleria Il Ponte, Firenze_3
Giulia Napoleone, Nero di China, galleria Il Ponte, Firenze_4
Giulia Napoleone, Nero di China, galleria Il Ponte, Firenze_5
Giulia Napoleone, Nero di China, galleria Il Ponte, Firenze_6
Giulia Napoleone, Nero di China, galleria Il Ponte, Firenze_7
GIULIA NAPOLEONE Biografia
nero di china Mostra 2002
a cura di BRUNO CORÀ sfoglia il Catalogo
18 gennaio – 17 luglio 2020

la mostra e le opere sono visibili anche su ARTSY

Il Ponte inaugura il nuovo anno con una mostra dedicata a Giulia Napoleone. Artista, cui la galleria aveva già organizzato nel passato due mostre, nel 1996 e nel 2002: nella prima vennero presentati acquarelli e pastelli, nella seconda dipinti ad olio su tela e alcune chine su carta. Nero di china, come si può facilmente evincere dal titolo, è interamente dedicata a un nucleo di recenti opere in bianco e nero, realizzate con l’inchiostro di china.
Il volume che la correda, oltre a presentare le quindici opere esposte, ripercorre questo aspetto del lavoro dell’artista fin dalle sue prime piccole chine della metà degli anni Cinquanta. Attraverso le immagini e il testo di Bruno Corà, si potrà così penetrare nella peculiare dimensione di un mondo in bianco e nero, che si concretizza nelle opere di questa artista attraverso l’uso dell’inchiostro di china, portato fino al suo limite estremo.
Come scrive Bruno Corà nel testo in catalogo «[…]Della luce e dell’ombra Giulia Napoleone visualizza la silenziosa ma pervasiva entità. Di giorno e di notte i due fenomeni non conoscono soluzione di continuità. Dirò subito pertanto che la sua arte affronta uno dei rovelli più ardui che hanno attraversato la vita di taluni grandi artisti e – credo di poter affermare – non diversamente quella della stessa Napoleone.
[…]Il lavoro di Giulia Napoleone ha la proprietà di chiamarci a constatare come l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo si manifestano in una ambigua equazione che parla dei principi della materia come delle leggi cosmiche, provocando il pensiero a una sintetica presa di coscienza di un quadro coerente delle proprietà dello spazio-tempo[…]».

 

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