Luca Resta, Studio per una natura morta, 2015, galleria Il Ponte, Firenze
Luca Resta, Ripetere Ripetere, 2018, galleria Il Ponte, Firenze
Luca Resta, Polenta Radar, 2018, galleria Il Ponte, Firenze
Luca Resta, Shut up and dance, 2018, #9 and #8, galleria Il Ponte, Firenze
Luca Resta, Shut up and dance, 2018, #5 and #2, galleria Il Ponte, Firenze
LUCA RESTA Miart 2022
Mostra 2018

La ricerca di Luca Resta (Italia, 1982, vive e lavora a Parigi) interroga e sviluppa il concetto di ripetizione inteso come fenomeno caratterizzante la nostra società nel tempo presente. L’artista affronta la ripetizione, che si reitera nei suoi lavori con pratiche e oggettivazioni differenti, mediante progetti quasi minimali nei quali mette in discussione con sottile ironia il valore ontologico della ripetizione in rapporto alle dinamiche contemporanee.
Tra le mostre collettive: Sound Fetish (51° Biennale di Venezia, 2005), Inaugural Exhibit (Art Raw Gallery, New York – 2009), Quali cose siamo (Triennale Design Museum, Milano – 2010), Il raccolto d’autunno continua ad essere abbondante (DOCVA, Milano – 2011), State of the Arts (54° Biennale di Venezia – 2011), All in good time (BACO, Bergamo – 2013), Calcio d’inizio (Fondazione Re Rebaudengo, Torino – 2014), Common-Place (Galerie Rajatila, Tampere – 2015), DAMA (Torino – 2016), Metamorphosis (Galerie Italienne, Parigi – 2016), Babel (Contemporary Locus, Bergamo – 2016), Brave New Word (K-Gold Temporary Gallery, Agia Paraskevi – 2016), Talent Prize (Macro, Roma – 2017), Do Disturb #4 (Palais de Tokyo, Parigi – 2018).
Tra le personali: Man at work (Galleria Placentia Arte, Piacenza – 2009), Chambrequatrevingtcinq (ARS + L, Bergamo – 2013), J-12 Superposition (Galerie Paris8, Parigi – 2016).