Mattia Moreni, galleria Il Ponte, Florence_1
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Mattia Moreni, galleria Il Ponte, Florence_4
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Mattia Moreni, galleria Il Ponte, Florence_7
MATTIA MORENI
dal paesaggio al computer | dipinti ’50-’90 Biografia
a cura di MARCO MENEGUZZO Giornale
22 novembre 2019 – 10 gennaio 2020

La mostra che la galleria Il Ponte dedica all’opera pittorica di Mattia Moreni, è una sintesi, in dodici opere, del percorso pittorico di questo maestro italiano, che dagli anni ’50 alla sua scomparsa nel 1999, si è sempre rivelato un’artista “scorretto”, che ha sistematicamente ignorato i riti ed il conformismo della cultura ufficiale. Moreni ha dipinto tele che sono dei calci nello stomaco, domande indecenti e insolenti che ancora vibrano nell’aria, provocazioni che bruciano attuali sostenute dall’ironia con cui sono state scagliate (Antonio Vanni, Regressivo Consapevole. Perché?).
Come scrive P. Restany nel 1960 in Lyrisme et abstraction (Milano, Ed. Apollinaire): Moreni sa coniugare la violenza impulsiva del gesto alla grandezza ineffabile della sua visione cosmica: le esplosioni dell’istinto sono temperate da una profonda umanità. Il neo-esprossionismo di Moreni sfugge all’eccesso gratuito: tenuta alta e verità emozionale sono le caratteristiche eccezionali, che mantiene anche nei successivi quarant’anni del suo ricchissimo percorso pittorico.