Costas Tsoclis, Anche in fine come in principio il Logos sarà!, galleria Il Ponte, Firenze_1
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Costas Tsoclis, Anche in fine come in principio il Logos sarà!, galleria Il Ponte, Firenze_3
COSTAS TSOCLIS close up Biografia
Anche in fine, come in principio, il Logos sarà!
a cura di Bruno Corà
30 maggio – 28 giugno 2019

In collaborazione con il Museo Costas Tsoclis e con Nel Chiostro delle Geometrie / sesta edizione – Sommer Bauhaus a cura di T S Krypton e Tearc per Estate Fiorentina 2019

Inaugurazione alla galleria Il Ponte venerdì 30 maggio, h 18.00

Talk e performance dell’artista alla Chiesa di Santa Verdiana venerdì 30 maggio, h. 21.00, Piazza Annigoni 27, Firenze

La galleria Il Ponte (parallelamente all’esposizione in corso, Carlo Battaglia. Pittura 1969-1979) presenta nel suo spazio lounge una sintetica mostra dedicata al grande maestro greco Costas Tsoclis, dove vengono esposte cinque Opere Oggetti del 2011 intitolate Nothing.
Dice l’artista: “Queste opere vorrei che fossero come quando in una riunione amicale, qualcuno ti saluta cordialmente, tu lo guardi e il suo viso ti dice qualcosa, ma non riesci a ricordare dove e quando lo hai incontrato, conosciuto. Questo ti crea inquietudine, agitazione, una senso di colpa direi! Vorresti che ti venisse in mente qualcosa di concreto, ma che non riesci a determinarlo”.

Presso la Chiesa di Santa Verdiana, introdotto da Bruno Corà, l’artista terrà il talk Anche in fine, come in principio, il Logos sarà! inerente la sua nuova posizione sull’opera intenzione, non oggetto.
“ Trascinata dalla burrasca degli avvenimenti, nave di salvezza impotente l’arte, e l’artista, capitano dilettante, ora naufrago di classe distinta e ora diseredato della realtà furtiva.
Un cane che abbaia o un uccello che canta dentro il baccano, credendo che la sua voce possa coprire la baraonda del mondo e dargli ritmo e senso.
E quando si rende conto della sua incapacità, o si dispera e tace per sempre, oppure si mette ad abbaiare ancora più forte, a cantare più dolcemente, fino a crepare. Come sua unica ricompensa i prepotenti giudizi degli altri per la sua persona e raramente una testimonianza storica alla quale ardentemente spera.
Secondo l’umore dello spietato Signore”.

A seguire Tsoclis terrà la performance, Tsoclis, Noi.
“Nel mare della nostra vita e del nostro lavoro molte persone sicuramente nuotano e annegano. Noi stessi rimaniamo in superficie, come esempi viventi di quel tentativo collettivo di salvezza, ma perdendo a poco a poco la nostra forma originale e assumendo la generale forma umana. Senza sesso, senza età, senza nazione. Nell’ambito della mia proposta, denominata “Pittura viva”, che ebbe inizio nel 1985 con Harpooned Fish (Il pesce arpionato) e continuò con una serie di analoghi lavori attraverso il grande complesso delle tragedie, fino ai Ten Points of Vision at Paphos (Dieci punti di vista a Paphos) nell’estate del 2017, io adesso offro me stesso come uno schermo in cui saranno simbolicamente proiettate alcune persone (tra le molte altre) che hanno partecipato alla formazione della persona e del lavoro conosciuto come Costas Tsoclis. Questo non è tanto per rendere giustizia (cosa che vorrei anche), ma per creare ancora un’altra opera di arte e guidare “Living Painting” fino ai suoi limiti ultimi.
Con questo lavoro non sto proponendo un nuovo vocabolario, ma con parole familiari sto scrivendo ancora un altro poema, la cui bellezza e le cui prestazioni non posso prevedere”.